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Concorso “Ritratti”, più soggetti e più spontanei – Fondazione Enpam


(Foto: ©Remo Lanzoni  Olimpus M2 Mark III 75mm; 1/200 sec; f4,0; ISO 200)

Non sempre il ritratto è declinato al singolare. Anche quelli con più persone possono regalare ottime soddisfazioni, sia in studio che all’aperto.

All’aperto, ci ha spiegato Giorgia Meroni fotografa specializzata in ritratti e new born, è bene immaginare prima lo scatto, per essere pronti a cogliere l’attimo e non trovarsi impreparati.

Una rievocazione storica, una sagra di paese, o anche solo in giro per la città, possono regalare situazioni perfette per “portare a casa” ottimi ritratti.

Per le foto in posa, in studio, le regole sono le stesse per i ritratti singoli, con in più la difficoltà che il fotografo deve gestire più persone.

“All’aperto, durante gli eventi – spiega Meroni – c’è invece l’incognita imprevedibilità. Non sempre i soggetti si posizionano o compiono i movimenti che abbiamo ipotizzato pensando lo scatto. In questo caso la dote richiesta al fotografo è quella dell’improvvisazione”.

Partendo da queste considerazioni, abbiamo selezionato le foto di ritratti di gruppo che più ci hanno colpito tra quelle che avete inviato in redazione.

Lo scatto di Remo Lanzoni, medico di medicina generale di Ferrara, dimostra come i ritratti non posati durante gli eventi offrono ottime opportunità.

Lo scatto ritrae due figuranti durane il Carnevale degli Estensi.

 

Roberto Gnudi Sony A58 55mm; 1/80; f5,6; iso 100

Il lavoro di Roberto Gnuti, odontoiatra milanese, conferma quanto sia difficile gestire la posa di più persone, in questo caso tre donne indonesiane.  La prima in posa guarda correttamente in camera, la seconda è assorta nei suoi pensieri, la terza guarda le amiche, forse distratta da qualche cosa detta da una di loro. Ma questo rende decisamente lo scatto più spontaneo. Il personaggio sullo sfondo, che probabilmente è comparso all’improvviso, è la prova di quanto diceva Giorgia Meroni: attenzione agli imprevisti. Fortunatamente, non disturba la vista.

 

Antonietta Ancona iPhone 14

La potenza di questo doppio ritratto di Antonietto Ancona, medico radiologo di Taranto, è lo sguardo del bambino. Nonostante non risulti a fuoco, diventa il particolare che attrae la vista dell’immagine. Lo scatto è stato fatto in Madagascar.

 

 

Roberto Carlon Pentax nessun dato di scatto

Il contesto sembrerebbe quello di una festa di classe. Roberto Carlon, medico cardiologo di Cittadella (Pd), concentra l’attenzione sugli sguardi dei due ragazzini. Lei che guarda il suo amico sorridendo, lui invece sembra essere più attratto da quanto succede di fronte. Come al solito, noi maschietti non sappiamo cogliere l’attimo.

 

Francesco Carracchia Samsung A528

Dal titolo dello scatto indicato dall’autore (Sisters), Francesco Carracchia – di Palazzolo Acreide Siracusa, specializzato in chirurgia maxillo facciale – sappiamo che le due giovani donne ritratte sono sorelle. Ottima l’inquadratura e l’utilizzo della luce, considerando anche che lo scatto è stato fatto con uno smartphone.

 

Carla Sogos Samsung A54

Anche Carla Sogos, neuropsichiatra infantile di Roma, ha sperimentato come sia difficile gestire due soggetti in posa. Una delle due bambine cambogiane è distratta dalla fotografa, l’altra guarda perfettamente in camera, ma tutto questo rende lo scatto spontaneo, impreziosito dalla composizione. Fatto con uno smarthphone.

 

Adriana Gasparini Honor Magic 5 Lite

Quello di Adria Gapsarini, iscritta all’Ordine di Milano, non è un ritratto di gruppo, ma abbiamo voluto citarlo ugualmente perché tra tutti quelli che ci avete inviato è l’unico che propone un autoritratto con la tecnica che in assoluto oggi è la più usata: il selfie. Magari, potendo scegliere, avrei scelto uno sfondo diverso.

 

Guarda le foto:

 

Vi ricordiamo il Contest (ULTIMI GIORNI)

 

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